IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Considerato  che  il  consiglio  comunale  di  Misilmeri (Palermo),
rinnovato nelle consultazioni elettorali del 24 maggio 1998, presenta
collegamenti diretti ed indiretti tra parte dei componenti del civico
consesso  e  la  criminalita'  organizzata,  rilevati  dai competenti
organi investigativi;
  Constatato  che  tali  collegamenti  espongono  gli  amministratori
stessi   a   pressanti   condizionamenti,  compromettendo  la  libera
determinazione    dell'organo   elettivo   ed   il   buon   andamento
dell'amministrazione comunale di Misilmeri;
  Rilevato,    altresi',    che   la   permeabilita'   dell'ente   ai
condizionamenti  esterni  della criminalita' organizzata arreca grave
pregiudizio  allo  stato  della  sicurezza  pubblica  e  determina lo
svolgimento  delle  istituzioni  e  la  perdita  di  prestigio  e  di
credibilita' degli organi istituzionali;
  Ritenuto  che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione comunale, si rende necessario
far  luogo  allo  scioglimento  degli  organi  ordinari del comune di
Misilmeri,  per  il ripristino dei principi democratici e di liberta'
collettiva;
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  Vista  la  proposta  del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 18 aprile 2003, alla quale e' stato debitamente invitato
il presidente della Regione siciliana;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il  consiglio  comunale  di  Misilmeri  (Palermo) e' sciolto per la
durata di diciotto mesi.